sabato 15 dicembre 2012

Io dico addio

Non è un paese per vecchi diceva il titolo di un film di qualche anno fa, e neanche per giovani, aggiungo io. L'Italia di questi tempi non è proprio il massimo e gli italiani, ahimè, si adeguano ad essa.
E pensare che la nostra è la patria che ha dato i natali a personaggi come Dante, Michelangelo, Leonardo, Manzoni, Leopardi...
I giovani non vengono valorizzati, i vecchi aumentano, manca il naturale ricambio generazionale (nascite zero), l'arte, che potremmo distribuire a palate, è spesso infangata dalla nostra inciviltà, dalla scarsa conoscenza della nostra Storia (con la S maiuscola).
A questo punto dico addio, chiedendo aiuto al Maestro Guccini:

io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite, 
riflettori e paillettes delle televisioni, 
alle urla scomposte di politicanti professionisti, 
a quelle vostre glorie vuote da coglioni... 

E dico addio al mondo inventato del villaggio globale, 
alle diete per mantenersi in forma smagliante 
a chi parla sempre di un futuro trionfale 
e ad ogni impresa di questo secolo trionfante, 
alle magie di moda delle religioni orientali 
che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero, 
ai personaggi cicaleggianti dei talk-show 
che squittiscono ad ogni ora un nuovo "vero" 
alle futilità pettegole sui calciatori miliardari, 
alle loro modelle senza umanità 
alle sempiterne belle in gara sui calendari, 
a chi dimentica o ignora l'umiltà... 
............................
Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito, 
a chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia 
o sceglie a caso per i tiramenti del momento 
curando però sempre di riempirsi la pancia 
e dico addio alle commedie tragiche dei sepolcri imbiancati, 
ai ceroni ed ai parrucchini per signore, 
alle lampade e tinture degli eterni non invecchiati, 
al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore, 
a chi si dichiara di sinistra e democratico 
però è amico di tutti perché non si sa mai, 
e poi anche chi è di destra ha i suoi pregi e gli è simpatico 
ed è anche fondamentalista per evitare guai 
a questo orizzonte di affaristi e d'imbroglioni 
fatto di nebbia, pieno di sembrare, 
ricolmo di nani, ballerine e canzoni, 
di lotterie, l'unica fede il cui sperare... 


La canzone, del 1999, è quanto mai attuale, sembra essere stata scritta stamattina. In 14 anni sembra non essere cambiato proprio niente, anzi. Speriamo che in nostri figli facciano meglio di noi.