sabato 15 dicembre 2012

Io dico addio

Non è un paese per vecchi diceva il titolo di un film di qualche anno fa, e neanche per giovani, aggiungo io. L'Italia di questi tempi non è proprio il massimo e gli italiani, ahimè, si adeguano ad essa.
E pensare che la nostra è la patria che ha dato i natali a personaggi come Dante, Michelangelo, Leonardo, Manzoni, Leopardi...
I giovani non vengono valorizzati, i vecchi aumentano, manca il naturale ricambio generazionale (nascite zero), l'arte, che potremmo distribuire a palate, è spesso infangata dalla nostra inciviltà, dalla scarsa conoscenza della nostra Storia (con la S maiuscola).
A questo punto dico addio, chiedendo aiuto al Maestro Guccini:

io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite, 
riflettori e paillettes delle televisioni, 
alle urla scomposte di politicanti professionisti, 
a quelle vostre glorie vuote da coglioni... 

E dico addio al mondo inventato del villaggio globale, 
alle diete per mantenersi in forma smagliante 
a chi parla sempre di un futuro trionfale 
e ad ogni impresa di questo secolo trionfante, 
alle magie di moda delle religioni orientali 
che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero, 
ai personaggi cicaleggianti dei talk-show 
che squittiscono ad ogni ora un nuovo "vero" 
alle futilità pettegole sui calciatori miliardari, 
alle loro modelle senza umanità 
alle sempiterne belle in gara sui calendari, 
a chi dimentica o ignora l'umiltà... 
............................
Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito, 
a chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia 
o sceglie a caso per i tiramenti del momento 
curando però sempre di riempirsi la pancia 
e dico addio alle commedie tragiche dei sepolcri imbiancati, 
ai ceroni ed ai parrucchini per signore, 
alle lampade e tinture degli eterni non invecchiati, 
al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore, 
a chi si dichiara di sinistra e democratico 
però è amico di tutti perché non si sa mai, 
e poi anche chi è di destra ha i suoi pregi e gli è simpatico 
ed è anche fondamentalista per evitare guai 
a questo orizzonte di affaristi e d'imbroglioni 
fatto di nebbia, pieno di sembrare, 
ricolmo di nani, ballerine e canzoni, 
di lotterie, l'unica fede il cui sperare... 


La canzone, del 1999, è quanto mai attuale, sembra essere stata scritta stamattina. In 14 anni sembra non essere cambiato proprio niente, anzi. Speriamo che in nostri figli facciano meglio di noi.


venerdì 23 novembre 2012

Calma, non correre

Calma, non correre.
Corriamo tutti, tutti di fretta. La società, il lavoro, la carriera ci impongono di fare in fretta.
Ma correndo ci perdiamo molto. Come dal finestrino di una macchina che procede a velocità sostenuta  il paesaggio risulta confuso, così vediamo spesso la nostra vita.
 I dettagli delle cose che veramente contano sono spesso indistinti, offuscati. Rallentiamo tutti, apprezziamo di più le cose semplici e soprattutto chi ci vuole bene e chi ci sta accanto.
La macchina continuerà a correre, e non sappiamo per quanto. Alziamo il piede dall'acceleratore e gustiamoci il paesaggio, potrebbe non tornare.

lunedì 12 novembre 2012

Reset

Quasi tutti i dispositivi elettronici e non dispongono di un tasto reset, che riporta (se tutto va bene) il tutto alle condizioni iniziali. Immaginate come sarebbe bello se esistesse lo stesso pulsante anche per noi.







Si potrebbe davvero ricominciare tutto, ripartendo da zero.
Quando ero ancora uno studente mi piaceva molto "azzerare": ad un certo punto ricominciavo a studiare lo stesso testo, da zero. Devo dire si perdeva un pò più di tempo, ma i risultati sono stati ottimi.
Si potesse fare la stessa cosa con i pensieri, le scelte, gli errori. Sarebbe quasi come rinascere, nuovi di zecca.
Ma ne varrebbe davvero la pena? Non ci mancherebbero poi le nostre scelte, i nostri errori, le nostre esperienze? Non saremmo poi tutti un pò più poveri?
Fortunatamente questo "pulsante" non è stato ancora inventato.
Meglio così.


giovedì 1 novembre 2012

Delirio notturno

Non chiedermi perché. Non chiederlo. Se non la penso come te non è un male. Se tu la pensi come me può non essere un bene. Tutto nasce dal confronto, dalle idee diverse, dal diverso punto di vista. Meglio un no che un si. Dalle sconfitte impari di più che dalle vittorie. Con le vittorie riesci ad accettare le future sconfitte. Cerca le risposte, ma non pretendere di averle per forza. Le migliori domande sono quelle senza risposta, quelle che ti spingono a riflettere, a pensare, a cercare altre domande. Leggi, scrivi, ama, rifletti, sbaglia, impara, ubriacati di vino, virtù, di poesia, ma fallo (cit.). Fatti trascinare dalla vita come un torrente impetuoso, ma prova a nuotare, cerca di divincolarti, contrasta la corrente. E quando, alla fine del viaggio te ne andrai, fallo con un occhio che ride ed uno che piange, perché non sai cosa ti aspetta.

"Perché il vizio che ti ucciderà non è fumare o bere, ma qualcosa che ti porti dentro, è vivere."
( F. Guccini)

sabato 27 ottobre 2012

Volevo fare il professore

Cosa vuoi fare da grande?
Chi non si è mai sentito porre questa domanda ? Da piccoli poi era davvero facile rispondere: il pompiere, l'astronauta, il calciatore. Io volevo fare il maestro, il professore. Da sempre. Mi piaceva (e mi piace ancora adesso) leggere, mi piace trasmettere quel poco che so. Qualche volta in passato mi è  anche capitato di farlo, in piccolo, e credo di averlo fatto bene. Il fatto è che maestro né tantomeno professore non lo sono mai diventato. Il problema è che non so perché non ci ho mai veramente provato, perché non ho inseguito il mio ideale di bambino. Forse ho fatto vincere l'uomo e fatto perdere il bambino che c'è in me.
Non bisogna zittire il bambino dentro di noi; farlo equivale a tagliare le ali ai sogni.

sabato 20 ottobre 2012

La nostra gente non sa parlarsi



Un incontro inatteso (Wislawa Szymborska )

Siamo molto cortesi l'uno con l'altro,
diciamo che e' bello incontrarsi dopo anni.

Le nostre tigri bevono latte.
I nostri sparvieri vanno a piedi.
I nostri squali affogano nell'acqua.
I nostri lupi sbadigliano alla gabbia aperta.

Le nostre vipere si sono scrollate di dosso i lampi,
le scimmie gli slanci, i pavoni le penne.
I pipistrelli gia' da tanto sono volati via dai nostri capelli.

Ci fermiamo a meta' della frase,
senza scampo sorridenti.
La nostra gente
non sa parlarsi.

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La nostra gente non sa parlarsi. È vero. Quante parole nascondono solo vuoti. Si parla tanto e non si dice niente. Il niente resta li, opprimente e riempie il tutto. Il vuoto esistenziale che cerchiamo di colmare si colma si, ma solo di altro vuoto, che si cerca di riempire.
Mancano valori, valori veri, che danno valore alla vita. 
Cerchiamoli questi valori, e se non li troviamo non diciamo che non fa niente. Non è vero: il niente fa.


venerdì 19 ottobre 2012

Siamo condannati ad essere noi stessi


Sei condannato ad essere te stesso. La calligrafia. Il modo di camminare. Il motivo decorativo delle porcellane che scegli. Sei sempre tu che ti tradisci. Ogni cosa che fai rivela la tua mano.
Ogni cosa è un autoritratto. Ogni cosa è un diario.

(C. Palahniuk)


Questo pensiero di Palahniuk, letto per caso stasera, mi ha fatto riflettere sul modo di comportarsi degli uomini e delle donne nell'epoca in cui viviamo.
Nella vita si nasce, si cresce, si studia, si ama, si lavora per (nella maggior parte dei casi) apparire. Cerchiamo tutti di essere qualcosa o qualcuno, ci ispiriamo a modelli più o meno nobili e, il più delle volte, nascondiamo la nostra vera essenza. Qualcuno potrà dire è la società moderna che lo impone, è il mondo che va sempre più veloce e bisogna stargli dietro, e per farlo indossiamo maschere su maschere snaturando la nostra vera natura. Quale essa sia ognuno di noi lo sa, quando guarda dentro se stesso cercando di scorgere il fondo. Ma a volte l'abisso fa paura e si preferisce voltare la testa.
Comunque sia, volenti o nolenti, siamo condannati ad essere noi stessi.

martedì 9 ottobre 2012

Leggere non è solo leggere

Qualche mese fa ho acquistato un lettore di libri digitali, un e-book reader. Sono stato spinto a farlo dalla possibilità di poter avere, in un apparecchio così compatto, quasi mille libri sempre con me.
Il dispositivo è maneggevole, la batteria dura un mese e in rete si trovano un sacco di e-book anche gratis. Inizialmente lo ho usato (anche tanto) e ho letto diversi libri elettronici; dopo un po', però, mi sono mancate le pagine. Leggere non è solo leggere. La lettura per me è anche un qualcosa di fisico: l'odore della carta, lo sfogliare le pagine, la copertina. La tecnologia è un'ottima cosa, e io ne sono appassionato. Ma certi piaceri non possono essere rimpiazzati da essa. La lettura è uno di questi. E meno male.

sabato 6 ottobre 2012

Via Luserna di Rorà 1, Torino

Via Luserna di Rorà n. 1, Torino.
Li ci ho vissuto i primi dieci anni della mia vita. Non ci pensavo da tempo ma, girovagando sul web e su Google Street View mi è apparsa davanti. Ho ripercorso le vie in lungo e in largo, cercando di ricordare i luoghi della mia infanzia, ho ritrovato la mia scuola elementare, il negozio sotto casa, il cinema dove mio padre mi ha portato a vedere (per la prima volta) un film a cartoni, Goldrake...
I ricordi a volte ti vengono addosso e ti colpiscono in modo quasi fisico. Soprattutto quando meno te lo aspetti.
Mi sono commosso.

mercoledì 3 ottobre 2012

Ci sono più cose in cielo e in terra...

Girovagando su internet mi sono imbattuto sul sito del CICAP (Centro Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale).

http://www.cicap.org/new/index.php

Il sito è ben fatto ed è pieno di argomenti interessanti che hanno lo scopo si dare una spiegazione logica e scientifica a tutti quei fenomeni che rientrano nella sfera del paranormale.
Leggendo il sito e le varie pubblicazioni del Centro si potrebbe arrivare alla conclusione che qualsiasi fenomeno "strano" abbia una spiegazione scientifica o sia un fake, una bufala.
Personalmente ammirò molto il loro lavoro (anche se è totalmente a senso unico) per rigore scientifico adottato e per l'impegno profuso. Personalmente, però, preferisco pensare che non tutto abbia una spiegazione logica, che un po' di mistero e di magia esistono veramente.
Potrei passare per credulone, ma sono convinto che esistono molte più cose (sia in cielo che in terra) rispetto a quelle che vediamo e che riusciamo a spiegare con la logica.
Sono altresì convinto che il crederci renda più varia e "saporita" l'esistenza.

"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia"

E se lo ha detto Shakespeare...
A presto


venerdì 28 settembre 2012

Perché non comprerò un iPhone 5

Sono un felice possessore di un iPhone 4 da due anni. Mi piacciono i prodotti Apple per il loro stile, la loro affidabilità, la qualità dei materiali. Da poco posseggo anche un new iPad (da cui sto scrivendo) e da tempo ho un iPod Touch. Ritengo che Apple sia l'azienda informatica che produce i migliori dispositivi in assoluto. Nonostante tutto questo, però, non comprerò il nuovo iPhone.
Quello che mi sta dando davvero fastidio di Apple e di tutto quello che gli gira intorno è l'alone di quasi sacralità che si sta formando intorno a questa azienda.
File interminabili per l'uscita del nuovo "gioiello", acquisti che diventano un rito a cui non ci si può sottrarre, innovazioni presentate come tali e poi tali non sono, visto che la concorrenza le aveva già proposte ( ma se le fa Apple sono un'altra cosa... ).
Poi magari fanno la fila gli stessi ragazzi che postano su Facebook che non ce la fanno ad arrivare a fine mese, utilizzando il telefonino da ben 700 euro appena acquistato... (questa l'ho presa su Twitter ).
Meglio scherzarci su, con questo video:

http://www.youtube.com/watch?v=z0WLgOOA9FA


Gli adepti di Apple mi linceranno...
In fin dei conti ė solo un telefono!
A presto.

mercoledì 26 settembre 2012

La libertà

Sono davvero preoccupato. Preoccupato per il futuro delle mie figlie in un paese così.
Si sta davvero raggiungendo il punto più basso in Italia. Si è arrivati al punto di condannare a 14 mesi di carcere il direttore di un giornale (Sallusti) per le opinioni espresse in un articolo. Roba da quarto mondo, da stato tirannico, fascista. Se anche la libertà d'espressione viene a mancare, presto cominceranno a mancare anche altre libertà. Ognuno deve essere libero di dire e pensare quello che vuole, che sia giusto o meno. Non sono un estimatore di Sallusti ma la libertà di stampa è un diritto sacrosanto, insindacabile. L'episodio non deve essere preso alla leggera, è sintomo di qualcosa di più grave che potrebbe accadere in futuro.
Ma si, chi se ne frega, tanto dopodomani esce il nuovo iPhone...
Che tristezza.

domenica 23 settembre 2012

Elogio dei sogni

Non molto tempo fa ho avuto la fortuna di imbattermi in una raccolta di poesie di un'autrice che, ahimè, non conoscevo: Wislawa Szymborska.
Ai più e' forse sconosciuta, ma vi basti sapere che, il 3 ottobre 1996, le venne assegnato il premio Nobel per la letteratura.
Le sue poesie sono di una bellezza travolgente, e ne sono rimasto folgorato. Di seguito una delle sue opere.

Un amore felice

Un amore felice. È normale ?
È serio ? È utile ?
Che se ne fa il mondo di due esseri
Che non vedono il mondo ?

Innalzati l'uno verso l'altro senza alcun merito,
I primi qualunque tra un milione, ma convinti
Che doveva andare così - in premio di che ? Di nulla;
La luce giunge da nessun luogo -
Perché proprio su questi, e non su altri ?
Ciò offende la giustizia ? Si.
Ciò infrange i princìpi accumulati con cura ?
Butta giù la morale dal piedistallo ? Si, infrange e butta giù.

Guardate i due felici:
se almeno dissimulassero un po',
si fingessero depressi, confortando così gli amici !
Sentite come ridono - è un insulto.
In che lingua parlano - comprensibile all'apparenza.
E tutte quelle cerimonie, smancerie,
quei bizzarri doveri reciproci che s'inventano -
sembra un complotto contro l'umanità !

È difficile immaginare dove si finirebbe
se il loro esempio fosse imitabile.
Su cosa potrebbero contare religioni, poesie,
di che ci si ricorderebbe, a che si rinuncerebbe,
chi vorrebbe restare più nel cerchio ?

Un amore felice. Ma è necessario ?
Il tatto e la ragione impongono di tacerne
come d'uno scandalo nelle alte sfere della Vita.
Magnifici pargoli nascono senza il suo aiuto.
Mai è poi mai riuscirebbe a popolare la terra,
capita, in fondo, di rado.
Chi non conosce l'amore felice
dica pure che in nessun luogo esiste l'amore felice.

Con tale fede gli sarà più lieve vivere e morire.


mercoledì 19 settembre 2012

La moglie di Gesù

La notizia, apparsa oggi in numerosi siti e in versione integrale a questo link

http://www.corriere.it/esteri/12_settembre_19/harvard-gesu-moglie_a86685ce-025c-11e2-9f2e-6124d1c3f844.shtml

ci parla del ritrovamento di un frammento di papiro, risalente al quarto secolo, che contiene la seguente frase: <<Gesù disse loro: "Mia moglie...">>.
Il testo, presumibilmente, contiene  anche la frase: << lei sarà in grado di essere mia discepola>>.
La notizia e' tutta da approfondire con ulteriori studi storici e scientifici, ma non e' su questo che mi voglio soffermare.
Leggendola ho pensato: cosa succederebbe se fosse vera? Le implicazioni sarebbero molteplici.
Personalmente credo che per chi ha fede cambierebbe ben poco, mentre per la Chiesa come istituzione il discorso sarebbe decisamente diverso.
E qui si rafforza la mia convinzione che fede e Chiesa sono due cose distinte e separate.
Considerazione personale: la figura e l'insegnamento di Gesù Cristo sono un Esempio da seguire a prescindere dal credo; la sua figura non risulterebbe per niente scalfita dalla fondatezza o meno dalla notizia del suo presunto matrimonio, anzi: credo che ne farebbe apprezzare maggiormente l'umanità.

domenica 16 settembre 2012

Analfabetismo religioso

Oggi voglio citare integralmente un illuminante articolo di William Edelen, studioso americano:

Quattordici associazioni americane, da People for the American way alla National Education Association, hanno pubblicato un documento indirizzato a genitori e insegnanti nel quale sostengono che nelle scuole pubbliche sarebbe opportuno insegnare religioni comparate.
Questa materia potrebbe dare un grosso contributo al fine di colmare l'ananlfabetismo religioso di questo paese e inoltre potrebbe dare un duro colpo al bigottismo, ai pregiudizi e alle superstizioni religiose presenti in tutto il mondo.
Ma a questa proposta qualcuno potrebbe obiettare: <<Oh, ma noi non vogliamo che i nostri bambini studino le altre grandi religioni, perché a loro basta Gesù Cristo. La verità è nel cristianesimo, perché è stato Gesù a dire: "Io sono la Via, la Verità e la Luce." I nostri bambini hanno bisogno solo di questo >>.
Quello che, a dimostrazione del proprio analfabetismo religioso, non conosce chi afferma una cosa del genere è che praticamente ogni leader o eroe religioso ha detto esattamente le stesse cose. Zoroastro ha usato proprio le medesime parole: << Io sono la Via, la Verità e la Luce >>. Anche Buddha ha detto lo stesso, così come Laozi nel taoismo. La maggior parte delle cose dette da Gesù le ritroviamo nel mitraismo, nello zoroastrismo, in Egitto, a Babele e in altre religioni misteriche greche.
Un esempio perfetto di quello che stiamo dicendo è appunto il mitraismo, religione diffusa in Persia e in India nel sesto secolo a.C. Mitra nacque da una vergine e alla sua nascita erano presenti solo alcuni pastori. Egli era conosciuto come la "Via", la "Verità", la "Luce", la "Vita", il "Verbo", il "Figlio di Dio" e il "Buon Pastore".
Egli è stato dipinto con un agnello sulle spalle. Secoli prima che nascesse Gesù la domenica veniva già considerata un giorno sacro, ed era conosciuta come il "giorno del Signore".
Il venticinque dicembre veniva celebrata una grande festa con campane, candele, regali, inni, e i fedeli facevano la "comunione".
Dal venticinque dicembre fino all'equinozio di primavera (Pasqua) c'erano i "quaranta giorni"  che più tardi sarebbero diventati la Quaresima cristiana.
Alla sua morte Mitra fu sepolto in una tomba di pietra chiamata "Petra". Dopo tre giorni egli fu rimosso con una grande e gioiosa celebrazione.
Petra, la pietra sacra, qualche secolo dopo sarebbe diventata Pietro, il quale rappresenta le fondamenta mitiche della Chiesa cristiana (Matteo 16:18 : << Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa >>). E' palese che i miti cristiani sono piuttosto impregnati di mitraismo.
I seguaci di Mitra credevano che ci sarebbe stato un "giorno del giudizio": i non credenti sarebbero morti, mentre i credenti avrebbero vissuto in cielo o nel "paradiso" (una parola persiana) per sempre.
Tutte queste credenze mitiche sarebbero poi state assorbite secoli più tardi dal cristianesimo.
Paolo si apprpriò di tutti questi miti e li attribuì a Gesù, senza averlo mai nemmeno conosciuto, costruendo in questo modo tutta la mitologia cristiana.
Egli prese Gesù dal giudaismo e fece suo il "giorno del sole" mitraico invece del sabato ebraico (sabbath). Tutti i giorni santi mitraici furono usati per creare questa nuova religione: il Natale, la Pasqua, la Quaresima e la festa di risurrezione di primavera.
Fondamentamlemte la "messa" cristiana era, ed è, il vecchio sacramento mitraico della "taurobolia", sacramento che stava a simboleggiare il sacrificio divino e l'effetto salvifico del sangue.
Questo mi sembra un esempio abbastanza chiaro. La mia proposta è valida: lo studio comparato delle religioni, nei licei, potrebbe dare un enorme contributo alla cancellazion dell'analfabetismo religioso, e questo sarebbe un grosso passo avanti per ridurre il bigottismo, i pregiudizi e tutte quelle superstizioni che indeboliscono lo spirito umano.

C'è da rifletterci su. Che ne pensate?
A presto.

 
 

  


sabato 15 settembre 2012

Meglio cinguettare... O no?

Non amo particolarmente i social network, anche se ho una pagina su Facebook, Google + e un profilo su Pinterest.
Da circa un anno ho scoperto Twitter. Inizialmente e' durata pochissimo, poi sono ritornato e da li e' stato un crescendo. Mi affascinava la struttura del social, che vedevo come un mezzo per tenermi sempre aggiornato sul mondo, un mezzo per divulgare (in 140 caratteri) i tuoi pensieri. Quasi dei pensieri detti ad alta voce, in pubblico.
Da qualche tempo non e' così. Twitter e' diventato, ahimè, una chat allargata e, a mio parere, sta perdendo la sua vocazione iniziale di micro blog, che e' stata la sua fortuna.
Anche il motivo (devo ammettere un po' snob) di volermi distinguere dagli utenti di Facebook (tutti link e poco altro) sta venendo meno in quanto Twitter sta diventando la stessa cosa.
Forse mi sono solo stancato di cinguettare.



giovedì 13 settembre 2012

Politica...mente?

Ho un problema.
Sono 20 anni che mi sono disinnamorato della politica. E per me è grave.
Dovete sapere che io ho sempre amato la politica, la politica vera intendo. L'apice dell'innamoramento l'ho raggiunto tra i 18 e i 20 anni: un amore travolgente, violento. Imbevuto da ideali di sinistra (il Che, l'uguaglianza, Guccini...) e dalla voglia di cambiare il mondo, pensai di trovare nella politica il mezzo per poter realizzare il mio sogno.
Con il passare del tempo, però, gli ideali perdono mordente e i miei studi classici (soprattutto sulla civiltà ellenica) non bastano a sanare il dolore provocato dal "tradimento" della mia amata: la consapevolezza che il politico è solo un mestiere, remunerativo si, ma non nobile.
Il mondo difficilmente verrà cambiato, e sicuramente non saranno i politici a farlo.
Certe volte vorrei avere la fiducia dei miei 20 anni, la voglia di cambiare le cose che avevo allora.
Forse non è colpa della politica: lei è rimasta sempre uguale, sono io che sono cambiato, non so se in meglio o in peggio.
A presto.



domenica 9 settembre 2012

Elogio del nulla

Premessa: non amo criticare, anche se mi capita spesso di farlo.
Le trasmissioni della De Filippi pero' suscitano in me diversi sentimenti, ma quello che prevale e' sicuramente lo stupore.
Rimango stupito soprattutto da come tante persone sono attratte da queste trasmissioni. Strumentalizzazione del dolore, gridolini del pubblico quando entra in studio qualche ospite di sesso maschile (peraltro sempre gli stessi...) e, soprattutto, lacrime a volontà.
Piangono per tutto dalla De Filippi, e il bello e' che si fa di tutto per far piangere anche il pubblico.
Se leviamo tutto questo rimane il vero argomento delle trasmissioni: il nulla.
Il problema e' che il nulla e' contagioso e ti entra nel cervello, annullando tutto il resto, facendo molti danni soprattutto ai più giovani.
Danni da non sottovalutare.


sabato 8 settembre 2012

79 vite

79 vite.
79 sogni.
79 speranze.
Morti.
79 uomini, donne, bambini. Senza nome. Dispersi. Questa e' la tragedia nella tragedia. Sono anonimi, sono " i dispersi", sono le vittime. La morte viene così  spersonalizzata e i morti muoiono due volte.
La paura più grande e' che ci si abitui a tutto questo, che queste tragedie diventino solo burocrazia, solo materia per dispute politiche, territoriali, di leggi sull'immigrazione. E il fatto che non si conoscano i nomi delle vittime aiuta tutto questo, i morti diventano numeri, cifre.
Non deve accadere, ma forse e' già accaduto. Gli uomini non devono morire due volte. Una basta. 

http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=169080

giovedì 6 settembre 2012

Abbiamo tutti bisogno di maestri

Abbiamo tutti bisogno di maestri. Ci vuole una guida, un riferimento. Ci vuole un segno che ti indichi la direzione giusta, qualcosa che ti dica come fare. Ci vuole una persona, un ideale, un sogno, un obiettivo che dia un senso a quello che fai.
Mai come oggi i maestri servono, ne sono convinto.
Servono per chi, come me, non ha certezze. Per chi, come me, non crede a verità assolute. Per chi, come me, crede che il dubbio sia la molla che ci ha fatto andare avanti e che ci porterà ancora più lontano.
Certe volte credo che la fede sia una benedizione, una fortuna per chi ce l'ha. Sicuramente e' una consolazione. 
Certe volte il pensare troppo fa male, forse sarebbe meglio spegnere in cervello e farsi guidare dal cuore, come le anime semplici o i bambini. Bisognerebbe essere come loro, i semplici e i bambini.
Forse sono loro i maestri.

lunedì 3 settembre 2012

Made in Italy

Scrivo questo post dopo aver letto il seguente articolo su Linkiesta:


http://www.linkiesta.it/made-italy-turione


Effettivamente fa rabbia vedere  aziende straniere che fatturano un mucchio di quattrini con prodotti che dovrebbero essere prerogativa del nostro paese. Ben venga in Made in Italy nel mondo ma sarebbe meglio se questi profitti arrivassero in Italia a dare un po' di respiro alla nostra malandata economia (e alle nostre tasche).
Mi riallaccio al post precedente: la crisi esiste, ma un po' di azione e di spirito imprenditoriale (valorizzando il meglio di noi stessi, in questo caso i prodotti della nostra tradizione) aiuterebbe sicuramente a scongiurarla.




venerdì 31 agosto 2012

La crisi e il cambiamento


"Non possiamo  pretendere che  le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione  per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla  notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi  supera sé stesso senza essere 'superato'.

Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L' inconveniente delle   persone e delle nazioni  è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il  conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che  è la tragedia di non voler lottare per superarla."
Albert Einstein


Mi sembra il pensiero di Einstein si commenti da se. La crisi c'e', inutile negarlo. Non bisogna pero' farla diventare l'alibi dei nostri insuccessi, ma deve essere una spinta per il cambiamento, anche se traumatico. L'ideogramma cinese del cambiamento nasce dall'unione di due concetti: crisi e opportunità; dalla crisi quindi nasce l'opportunità per un cambiamento, forse non indolore ma che dobbiamo pensare positivo. 
A presto. 

giovedì 30 agosto 2012

Siamo soli ?

Il video che potrete vedere qui sotto e' solo un pretesto. Mi spiego: che sia vero, falso, contraffatto, ecc. per me ha poca importanza.
Per capirci: e' stato ripreso da Curiosity su Marte qualche giorno fa e mostra una strana luce non bene identificabile. La didascalia su YouTube riporta che e' stato pubblicato sul sito ufficiale della NASA e poi rimosso dopo poco tempo.





Come dicevo prima che sia autentico o meno ha poca importanza. Pero' guardandolo un paio di giorni fa mi ha fatto pensare.
Siamo soli o no nell'universo ?
Domanda trita e ritrita ma ancora senza risposta. Non voglio qui tirare in ballo discorsi filosofici o religiosi, ma più che altro pratici: e' possibile secondo voi che in tutto lo sconfinato universo ci siamo solo noi, siamo solo noi gli eletti ? Questa visione omocentrica del mondo e dell' universo personalmente non mi trova concorde.
Da piccolo un mio professore delle medie, per farci comprendere la vastita' dell'universo, ci ha fatto un semplice esempio: immaginiamo la nostra galassia come un granello di sabbia all'interno di una spiaggia (l'universo). Rende bene l'idea?
Questa immagine mi e' da allora rimasta impressa in mente. Ed e' da allora che ho cominciato a valutare diversamente le cose, anche in ambito religioso. Ma questa e' un'altra storia.
A presto. 

mercoledì 29 agosto 2012

Vincent

Certe storie ti rimangono dentro, ti graffiano l'anima come fossero una ferita, senza pero' farti male.
Ti rimangono dentro perché sono così belle da commuoverti.
La storia di Vincent Schiavelli (grande caratterista americano, il fantasma della metropolitana di Ghost, per intenderci) l'ho conosciuta leggendo un libro di Roberto Alajmo, L'arte di annacarsi, edito da Laterza.
Ad un certo punto della sua vita, Vincent decide di lasciare l'America per trasferirsi nella terra dei suoi avi, in un paese delle Madonie, Polizzi Generosa.
Qui ritrova se stesso e la sua vera passione: la cucina. Il paese, prima titubante, lo accoglie come un figlio e Vincent trova la sua dimensione, l'amore e forse anche la felicità.
Non è da tutti lasciare Hollywood per Polizzi.


Finisce male, purtroppo, questa storia. Uno stupido cancro si porta via Vincent a cinquantasette anni, proprio quando aveva appena raggiunto la sua dimensione di appagamento. Un uomo riuscito miracolosamente a tornare bambino e morto quando aveva appena cominciato a godersi l'infanzia ritrovata.
Citando Alajmo: "Sfortuna è scoprire la propria felicità quando è troppo tardi."
Ciao Vincent.



martedì 28 agosto 2012

Ciao

Ciao.
Banale come inizio, ma è pur sempre un inizio.
Questo blog è un esperimento. Nasce oggi e potrebbe morire domani (se gli va bene), e sarà incostante, come incostante è il sottoscritto.
Parlerà di filosofia, notizie, religione, sport, tecnologia, politica (poca), natura, libri, videogiochi, film.
Di tutto un po' quindi.
Saranno pensieri sparsi qua e là, dettati dalle (mie) passioni del momento. Saranno stati d'animo che fatico a dimostrare che magari qui usciranno fuori.
Chissà, forse, se qualcuno ci vorrà perdere 5 minuti, potrà trovarci qualcosa di interessante. Potrà servire. Di sicuro servirà a me, e tanto basta.
A presto