venerdì 28 settembre 2012

Perché non comprerò un iPhone 5

Sono un felice possessore di un iPhone 4 da due anni. Mi piacciono i prodotti Apple per il loro stile, la loro affidabilità, la qualità dei materiali. Da poco posseggo anche un new iPad (da cui sto scrivendo) e da tempo ho un iPod Touch. Ritengo che Apple sia l'azienda informatica che produce i migliori dispositivi in assoluto. Nonostante tutto questo, però, non comprerò il nuovo iPhone.
Quello che mi sta dando davvero fastidio di Apple e di tutto quello che gli gira intorno è l'alone di quasi sacralità che si sta formando intorno a questa azienda.
File interminabili per l'uscita del nuovo "gioiello", acquisti che diventano un rito a cui non ci si può sottrarre, innovazioni presentate come tali e poi tali non sono, visto che la concorrenza le aveva già proposte ( ma se le fa Apple sono un'altra cosa... ).
Poi magari fanno la fila gli stessi ragazzi che postano su Facebook che non ce la fanno ad arrivare a fine mese, utilizzando il telefonino da ben 700 euro appena acquistato... (questa l'ho presa su Twitter ).
Meglio scherzarci su, con questo video:

http://www.youtube.com/watch?v=z0WLgOOA9FA


Gli adepti di Apple mi linceranno...
In fin dei conti ė solo un telefono!
A presto.

mercoledì 26 settembre 2012

La libertà

Sono davvero preoccupato. Preoccupato per il futuro delle mie figlie in un paese così.
Si sta davvero raggiungendo il punto più basso in Italia. Si è arrivati al punto di condannare a 14 mesi di carcere il direttore di un giornale (Sallusti) per le opinioni espresse in un articolo. Roba da quarto mondo, da stato tirannico, fascista. Se anche la libertà d'espressione viene a mancare, presto cominceranno a mancare anche altre libertà. Ognuno deve essere libero di dire e pensare quello che vuole, che sia giusto o meno. Non sono un estimatore di Sallusti ma la libertà di stampa è un diritto sacrosanto, insindacabile. L'episodio non deve essere preso alla leggera, è sintomo di qualcosa di più grave che potrebbe accadere in futuro.
Ma si, chi se ne frega, tanto dopodomani esce il nuovo iPhone...
Che tristezza.

domenica 23 settembre 2012

Elogio dei sogni

Non molto tempo fa ho avuto la fortuna di imbattermi in una raccolta di poesie di un'autrice che, ahimè, non conoscevo: Wislawa Szymborska.
Ai più e' forse sconosciuta, ma vi basti sapere che, il 3 ottobre 1996, le venne assegnato il premio Nobel per la letteratura.
Le sue poesie sono di una bellezza travolgente, e ne sono rimasto folgorato. Di seguito una delle sue opere.

Un amore felice

Un amore felice. È normale ?
È serio ? È utile ?
Che se ne fa il mondo di due esseri
Che non vedono il mondo ?

Innalzati l'uno verso l'altro senza alcun merito,
I primi qualunque tra un milione, ma convinti
Che doveva andare così - in premio di che ? Di nulla;
La luce giunge da nessun luogo -
Perché proprio su questi, e non su altri ?
Ciò offende la giustizia ? Si.
Ciò infrange i princìpi accumulati con cura ?
Butta giù la morale dal piedistallo ? Si, infrange e butta giù.

Guardate i due felici:
se almeno dissimulassero un po',
si fingessero depressi, confortando così gli amici !
Sentite come ridono - è un insulto.
In che lingua parlano - comprensibile all'apparenza.
E tutte quelle cerimonie, smancerie,
quei bizzarri doveri reciproci che s'inventano -
sembra un complotto contro l'umanità !

È difficile immaginare dove si finirebbe
se il loro esempio fosse imitabile.
Su cosa potrebbero contare religioni, poesie,
di che ci si ricorderebbe, a che si rinuncerebbe,
chi vorrebbe restare più nel cerchio ?

Un amore felice. Ma è necessario ?
Il tatto e la ragione impongono di tacerne
come d'uno scandalo nelle alte sfere della Vita.
Magnifici pargoli nascono senza il suo aiuto.
Mai è poi mai riuscirebbe a popolare la terra,
capita, in fondo, di rado.
Chi non conosce l'amore felice
dica pure che in nessun luogo esiste l'amore felice.

Con tale fede gli sarà più lieve vivere e morire.


mercoledì 19 settembre 2012

La moglie di Gesù

La notizia, apparsa oggi in numerosi siti e in versione integrale a questo link

http://www.corriere.it/esteri/12_settembre_19/harvard-gesu-moglie_a86685ce-025c-11e2-9f2e-6124d1c3f844.shtml

ci parla del ritrovamento di un frammento di papiro, risalente al quarto secolo, che contiene la seguente frase: <<Gesù disse loro: "Mia moglie...">>.
Il testo, presumibilmente, contiene  anche la frase: << lei sarà in grado di essere mia discepola>>.
La notizia e' tutta da approfondire con ulteriori studi storici e scientifici, ma non e' su questo che mi voglio soffermare.
Leggendola ho pensato: cosa succederebbe se fosse vera? Le implicazioni sarebbero molteplici.
Personalmente credo che per chi ha fede cambierebbe ben poco, mentre per la Chiesa come istituzione il discorso sarebbe decisamente diverso.
E qui si rafforza la mia convinzione che fede e Chiesa sono due cose distinte e separate.
Considerazione personale: la figura e l'insegnamento di Gesù Cristo sono un Esempio da seguire a prescindere dal credo; la sua figura non risulterebbe per niente scalfita dalla fondatezza o meno dalla notizia del suo presunto matrimonio, anzi: credo che ne farebbe apprezzare maggiormente l'umanità.

domenica 16 settembre 2012

Analfabetismo religioso

Oggi voglio citare integralmente un illuminante articolo di William Edelen, studioso americano:

Quattordici associazioni americane, da People for the American way alla National Education Association, hanno pubblicato un documento indirizzato a genitori e insegnanti nel quale sostengono che nelle scuole pubbliche sarebbe opportuno insegnare religioni comparate.
Questa materia potrebbe dare un grosso contributo al fine di colmare l'ananlfabetismo religioso di questo paese e inoltre potrebbe dare un duro colpo al bigottismo, ai pregiudizi e alle superstizioni religiose presenti in tutto il mondo.
Ma a questa proposta qualcuno potrebbe obiettare: <<Oh, ma noi non vogliamo che i nostri bambini studino le altre grandi religioni, perché a loro basta Gesù Cristo. La verità è nel cristianesimo, perché è stato Gesù a dire: "Io sono la Via, la Verità e la Luce." I nostri bambini hanno bisogno solo di questo >>.
Quello che, a dimostrazione del proprio analfabetismo religioso, non conosce chi afferma una cosa del genere è che praticamente ogni leader o eroe religioso ha detto esattamente le stesse cose. Zoroastro ha usato proprio le medesime parole: << Io sono la Via, la Verità e la Luce >>. Anche Buddha ha detto lo stesso, così come Laozi nel taoismo. La maggior parte delle cose dette da Gesù le ritroviamo nel mitraismo, nello zoroastrismo, in Egitto, a Babele e in altre religioni misteriche greche.
Un esempio perfetto di quello che stiamo dicendo è appunto il mitraismo, religione diffusa in Persia e in India nel sesto secolo a.C. Mitra nacque da una vergine e alla sua nascita erano presenti solo alcuni pastori. Egli era conosciuto come la "Via", la "Verità", la "Luce", la "Vita", il "Verbo", il "Figlio di Dio" e il "Buon Pastore".
Egli è stato dipinto con un agnello sulle spalle. Secoli prima che nascesse Gesù la domenica veniva già considerata un giorno sacro, ed era conosciuta come il "giorno del Signore".
Il venticinque dicembre veniva celebrata una grande festa con campane, candele, regali, inni, e i fedeli facevano la "comunione".
Dal venticinque dicembre fino all'equinozio di primavera (Pasqua) c'erano i "quaranta giorni"  che più tardi sarebbero diventati la Quaresima cristiana.
Alla sua morte Mitra fu sepolto in una tomba di pietra chiamata "Petra". Dopo tre giorni egli fu rimosso con una grande e gioiosa celebrazione.
Petra, la pietra sacra, qualche secolo dopo sarebbe diventata Pietro, il quale rappresenta le fondamenta mitiche della Chiesa cristiana (Matteo 16:18 : << Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa >>). E' palese che i miti cristiani sono piuttosto impregnati di mitraismo.
I seguaci di Mitra credevano che ci sarebbe stato un "giorno del giudizio": i non credenti sarebbero morti, mentre i credenti avrebbero vissuto in cielo o nel "paradiso" (una parola persiana) per sempre.
Tutte queste credenze mitiche sarebbero poi state assorbite secoli più tardi dal cristianesimo.
Paolo si apprpriò di tutti questi miti e li attribuì a Gesù, senza averlo mai nemmeno conosciuto, costruendo in questo modo tutta la mitologia cristiana.
Egli prese Gesù dal giudaismo e fece suo il "giorno del sole" mitraico invece del sabato ebraico (sabbath). Tutti i giorni santi mitraici furono usati per creare questa nuova religione: il Natale, la Pasqua, la Quaresima e la festa di risurrezione di primavera.
Fondamentamlemte la "messa" cristiana era, ed è, il vecchio sacramento mitraico della "taurobolia", sacramento che stava a simboleggiare il sacrificio divino e l'effetto salvifico del sangue.
Questo mi sembra un esempio abbastanza chiaro. La mia proposta è valida: lo studio comparato delle religioni, nei licei, potrebbe dare un enorme contributo alla cancellazion dell'analfabetismo religioso, e questo sarebbe un grosso passo avanti per ridurre il bigottismo, i pregiudizi e tutte quelle superstizioni che indeboliscono lo spirito umano.

C'è da rifletterci su. Che ne pensate?
A presto.

 
 

  


sabato 15 settembre 2012

Meglio cinguettare... O no?

Non amo particolarmente i social network, anche se ho una pagina su Facebook, Google + e un profilo su Pinterest.
Da circa un anno ho scoperto Twitter. Inizialmente e' durata pochissimo, poi sono ritornato e da li e' stato un crescendo. Mi affascinava la struttura del social, che vedevo come un mezzo per tenermi sempre aggiornato sul mondo, un mezzo per divulgare (in 140 caratteri) i tuoi pensieri. Quasi dei pensieri detti ad alta voce, in pubblico.
Da qualche tempo non e' così. Twitter e' diventato, ahimè, una chat allargata e, a mio parere, sta perdendo la sua vocazione iniziale di micro blog, che e' stata la sua fortuna.
Anche il motivo (devo ammettere un po' snob) di volermi distinguere dagli utenti di Facebook (tutti link e poco altro) sta venendo meno in quanto Twitter sta diventando la stessa cosa.
Forse mi sono solo stancato di cinguettare.



giovedì 13 settembre 2012

Politica...mente?

Ho un problema.
Sono 20 anni che mi sono disinnamorato della politica. E per me è grave.
Dovete sapere che io ho sempre amato la politica, la politica vera intendo. L'apice dell'innamoramento l'ho raggiunto tra i 18 e i 20 anni: un amore travolgente, violento. Imbevuto da ideali di sinistra (il Che, l'uguaglianza, Guccini...) e dalla voglia di cambiare il mondo, pensai di trovare nella politica il mezzo per poter realizzare il mio sogno.
Con il passare del tempo, però, gli ideali perdono mordente e i miei studi classici (soprattutto sulla civiltà ellenica) non bastano a sanare il dolore provocato dal "tradimento" della mia amata: la consapevolezza che il politico è solo un mestiere, remunerativo si, ma non nobile.
Il mondo difficilmente verrà cambiato, e sicuramente non saranno i politici a farlo.
Certe volte vorrei avere la fiducia dei miei 20 anni, la voglia di cambiare le cose che avevo allora.
Forse non è colpa della politica: lei è rimasta sempre uguale, sono io che sono cambiato, non so se in meglio o in peggio.
A presto.



domenica 9 settembre 2012

Elogio del nulla

Premessa: non amo criticare, anche se mi capita spesso di farlo.
Le trasmissioni della De Filippi pero' suscitano in me diversi sentimenti, ma quello che prevale e' sicuramente lo stupore.
Rimango stupito soprattutto da come tante persone sono attratte da queste trasmissioni. Strumentalizzazione del dolore, gridolini del pubblico quando entra in studio qualche ospite di sesso maschile (peraltro sempre gli stessi...) e, soprattutto, lacrime a volontà.
Piangono per tutto dalla De Filippi, e il bello e' che si fa di tutto per far piangere anche il pubblico.
Se leviamo tutto questo rimane il vero argomento delle trasmissioni: il nulla.
Il problema e' che il nulla e' contagioso e ti entra nel cervello, annullando tutto il resto, facendo molti danni soprattutto ai più giovani.
Danni da non sottovalutare.


sabato 8 settembre 2012

79 vite

79 vite.
79 sogni.
79 speranze.
Morti.
79 uomini, donne, bambini. Senza nome. Dispersi. Questa e' la tragedia nella tragedia. Sono anonimi, sono " i dispersi", sono le vittime. La morte viene così  spersonalizzata e i morti muoiono due volte.
La paura più grande e' che ci si abitui a tutto questo, che queste tragedie diventino solo burocrazia, solo materia per dispute politiche, territoriali, di leggi sull'immigrazione. E il fatto che non si conoscano i nomi delle vittime aiuta tutto questo, i morti diventano numeri, cifre.
Non deve accadere, ma forse e' già accaduto. Gli uomini non devono morire due volte. Una basta. 

http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=169080

giovedì 6 settembre 2012

Abbiamo tutti bisogno di maestri

Abbiamo tutti bisogno di maestri. Ci vuole una guida, un riferimento. Ci vuole un segno che ti indichi la direzione giusta, qualcosa che ti dica come fare. Ci vuole una persona, un ideale, un sogno, un obiettivo che dia un senso a quello che fai.
Mai come oggi i maestri servono, ne sono convinto.
Servono per chi, come me, non ha certezze. Per chi, come me, non crede a verità assolute. Per chi, come me, crede che il dubbio sia la molla che ci ha fatto andare avanti e che ci porterà ancora più lontano.
Certe volte credo che la fede sia una benedizione, una fortuna per chi ce l'ha. Sicuramente e' una consolazione. 
Certe volte il pensare troppo fa male, forse sarebbe meglio spegnere in cervello e farsi guidare dal cuore, come le anime semplici o i bambini. Bisognerebbe essere come loro, i semplici e i bambini.
Forse sono loro i maestri.

lunedì 3 settembre 2012

Made in Italy

Scrivo questo post dopo aver letto il seguente articolo su Linkiesta:


http://www.linkiesta.it/made-italy-turione


Effettivamente fa rabbia vedere  aziende straniere che fatturano un mucchio di quattrini con prodotti che dovrebbero essere prerogativa del nostro paese. Ben venga in Made in Italy nel mondo ma sarebbe meglio se questi profitti arrivassero in Italia a dare un po' di respiro alla nostra malandata economia (e alle nostre tasche).
Mi riallaccio al post precedente: la crisi esiste, ma un po' di azione e di spirito imprenditoriale (valorizzando il meglio di noi stessi, in questo caso i prodotti della nostra tradizione) aiuterebbe sicuramente a scongiurarla.