sabato 27 ottobre 2012

Volevo fare il professore

Cosa vuoi fare da grande?
Chi non si è mai sentito porre questa domanda ? Da piccoli poi era davvero facile rispondere: il pompiere, l'astronauta, il calciatore. Io volevo fare il maestro, il professore. Da sempre. Mi piaceva (e mi piace ancora adesso) leggere, mi piace trasmettere quel poco che so. Qualche volta in passato mi è  anche capitato di farlo, in piccolo, e credo di averlo fatto bene. Il fatto è che maestro né tantomeno professore non lo sono mai diventato. Il problema è che non so perché non ci ho mai veramente provato, perché non ho inseguito il mio ideale di bambino. Forse ho fatto vincere l'uomo e fatto perdere il bambino che c'è in me.
Non bisogna zittire il bambino dentro di noi; farlo equivale a tagliare le ali ai sogni.

sabato 20 ottobre 2012

La nostra gente non sa parlarsi



Un incontro inatteso (Wislawa Szymborska )

Siamo molto cortesi l'uno con l'altro,
diciamo che e' bello incontrarsi dopo anni.

Le nostre tigri bevono latte.
I nostri sparvieri vanno a piedi.
I nostri squali affogano nell'acqua.
I nostri lupi sbadigliano alla gabbia aperta.

Le nostre vipere si sono scrollate di dosso i lampi,
le scimmie gli slanci, i pavoni le penne.
I pipistrelli gia' da tanto sono volati via dai nostri capelli.

Ci fermiamo a meta' della frase,
senza scampo sorridenti.
La nostra gente
non sa parlarsi.

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La nostra gente non sa parlarsi. È vero. Quante parole nascondono solo vuoti. Si parla tanto e non si dice niente. Il niente resta li, opprimente e riempie il tutto. Il vuoto esistenziale che cerchiamo di colmare si colma si, ma solo di altro vuoto, che si cerca di riempire.
Mancano valori, valori veri, che danno valore alla vita. 
Cerchiamoli questi valori, e se non li troviamo non diciamo che non fa niente. Non è vero: il niente fa.


venerdì 19 ottobre 2012

Siamo condannati ad essere noi stessi


Sei condannato ad essere te stesso. La calligrafia. Il modo di camminare. Il motivo decorativo delle porcellane che scegli. Sei sempre tu che ti tradisci. Ogni cosa che fai rivela la tua mano.
Ogni cosa è un autoritratto. Ogni cosa è un diario.

(C. Palahniuk)


Questo pensiero di Palahniuk, letto per caso stasera, mi ha fatto riflettere sul modo di comportarsi degli uomini e delle donne nell'epoca in cui viviamo.
Nella vita si nasce, si cresce, si studia, si ama, si lavora per (nella maggior parte dei casi) apparire. Cerchiamo tutti di essere qualcosa o qualcuno, ci ispiriamo a modelli più o meno nobili e, il più delle volte, nascondiamo la nostra vera essenza. Qualcuno potrà dire è la società moderna che lo impone, è il mondo che va sempre più veloce e bisogna stargli dietro, e per farlo indossiamo maschere su maschere snaturando la nostra vera natura. Quale essa sia ognuno di noi lo sa, quando guarda dentro se stesso cercando di scorgere il fondo. Ma a volte l'abisso fa paura e si preferisce voltare la testa.
Comunque sia, volenti o nolenti, siamo condannati ad essere noi stessi.

martedì 9 ottobre 2012

Leggere non è solo leggere

Qualche mese fa ho acquistato un lettore di libri digitali, un e-book reader. Sono stato spinto a farlo dalla possibilità di poter avere, in un apparecchio così compatto, quasi mille libri sempre con me.
Il dispositivo è maneggevole, la batteria dura un mese e in rete si trovano un sacco di e-book anche gratis. Inizialmente lo ho usato (anche tanto) e ho letto diversi libri elettronici; dopo un po', però, mi sono mancate le pagine. Leggere non è solo leggere. La lettura per me è anche un qualcosa di fisico: l'odore della carta, lo sfogliare le pagine, la copertina. La tecnologia è un'ottima cosa, e io ne sono appassionato. Ma certi piaceri non possono essere rimpiazzati da essa. La lettura è uno di questi. E meno male.

sabato 6 ottobre 2012

Via Luserna di Rorà 1, Torino

Via Luserna di Rorà n. 1, Torino.
Li ci ho vissuto i primi dieci anni della mia vita. Non ci pensavo da tempo ma, girovagando sul web e su Google Street View mi è apparsa davanti. Ho ripercorso le vie in lungo e in largo, cercando di ricordare i luoghi della mia infanzia, ho ritrovato la mia scuola elementare, il negozio sotto casa, il cinema dove mio padre mi ha portato a vedere (per la prima volta) un film a cartoni, Goldrake...
I ricordi a volte ti vengono addosso e ti colpiscono in modo quasi fisico. Soprattutto quando meno te lo aspetti.
Mi sono commosso.

mercoledì 3 ottobre 2012

Ci sono più cose in cielo e in terra...

Girovagando su internet mi sono imbattuto sul sito del CICAP (Centro Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale).

http://www.cicap.org/new/index.php

Il sito è ben fatto ed è pieno di argomenti interessanti che hanno lo scopo si dare una spiegazione logica e scientifica a tutti quei fenomeni che rientrano nella sfera del paranormale.
Leggendo il sito e le varie pubblicazioni del Centro si potrebbe arrivare alla conclusione che qualsiasi fenomeno "strano" abbia una spiegazione scientifica o sia un fake, una bufala.
Personalmente ammirò molto il loro lavoro (anche se è totalmente a senso unico) per rigore scientifico adottato e per l'impegno profuso. Personalmente, però, preferisco pensare che non tutto abbia una spiegazione logica, che un po' di mistero e di magia esistono veramente.
Potrei passare per credulone, ma sono convinto che esistono molte più cose (sia in cielo che in terra) rispetto a quelle che vediamo e che riusciamo a spiegare con la logica.
Sono altresì convinto che il crederci renda più varia e "saporita" l'esistenza.

"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia"

E se lo ha detto Shakespeare...
A presto