venerdì 31 agosto 2012

La crisi e il cambiamento


"Non possiamo  pretendere che  le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione  per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla  notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi  supera sé stesso senza essere 'superato'.

Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L' inconveniente delle   persone e delle nazioni  è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il  conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che  è la tragedia di non voler lottare per superarla."
Albert Einstein


Mi sembra il pensiero di Einstein si commenti da se. La crisi c'e', inutile negarlo. Non bisogna pero' farla diventare l'alibi dei nostri insuccessi, ma deve essere una spinta per il cambiamento, anche se traumatico. L'ideogramma cinese del cambiamento nasce dall'unione di due concetti: crisi e opportunità; dalla crisi quindi nasce l'opportunità per un cambiamento, forse non indolore ma che dobbiamo pensare positivo. 
A presto. 

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