venerdì 19 ottobre 2012

Siamo condannati ad essere noi stessi


Sei condannato ad essere te stesso. La calligrafia. Il modo di camminare. Il motivo decorativo delle porcellane che scegli. Sei sempre tu che ti tradisci. Ogni cosa che fai rivela la tua mano.
Ogni cosa è un autoritratto. Ogni cosa è un diario.

(C. Palahniuk)


Questo pensiero di Palahniuk, letto per caso stasera, mi ha fatto riflettere sul modo di comportarsi degli uomini e delle donne nell'epoca in cui viviamo.
Nella vita si nasce, si cresce, si studia, si ama, si lavora per (nella maggior parte dei casi) apparire. Cerchiamo tutti di essere qualcosa o qualcuno, ci ispiriamo a modelli più o meno nobili e, il più delle volte, nascondiamo la nostra vera essenza. Qualcuno potrà dire è la società moderna che lo impone, è il mondo che va sempre più veloce e bisogna stargli dietro, e per farlo indossiamo maschere su maschere snaturando la nostra vera natura. Quale essa sia ognuno di noi lo sa, quando guarda dentro se stesso cercando di scorgere il fondo. Ma a volte l'abisso fa paura e si preferisce voltare la testa.
Comunque sia, volenti o nolenti, siamo condannati ad essere noi stessi.

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