domenica 23 settembre 2012

Elogio dei sogni

Non molto tempo fa ho avuto la fortuna di imbattermi in una raccolta di poesie di un'autrice che, ahimè, non conoscevo: Wislawa Szymborska.
Ai più e' forse sconosciuta, ma vi basti sapere che, il 3 ottobre 1996, le venne assegnato il premio Nobel per la letteratura.
Le sue poesie sono di una bellezza travolgente, e ne sono rimasto folgorato. Di seguito una delle sue opere.

Un amore felice

Un amore felice. È normale ?
È serio ? È utile ?
Che se ne fa il mondo di due esseri
Che non vedono il mondo ?

Innalzati l'uno verso l'altro senza alcun merito,
I primi qualunque tra un milione, ma convinti
Che doveva andare così - in premio di che ? Di nulla;
La luce giunge da nessun luogo -
Perché proprio su questi, e non su altri ?
Ciò offende la giustizia ? Si.
Ciò infrange i princìpi accumulati con cura ?
Butta giù la morale dal piedistallo ? Si, infrange e butta giù.

Guardate i due felici:
se almeno dissimulassero un po',
si fingessero depressi, confortando così gli amici !
Sentite come ridono - è un insulto.
In che lingua parlano - comprensibile all'apparenza.
E tutte quelle cerimonie, smancerie,
quei bizzarri doveri reciproci che s'inventano -
sembra un complotto contro l'umanità !

È difficile immaginare dove si finirebbe
se il loro esempio fosse imitabile.
Su cosa potrebbero contare religioni, poesie,
di che ci si ricorderebbe, a che si rinuncerebbe,
chi vorrebbe restare più nel cerchio ?

Un amore felice. Ma è necessario ?
Il tatto e la ragione impongono di tacerne
come d'uno scandalo nelle alte sfere della Vita.
Magnifici pargoli nascono senza il suo aiuto.
Mai è poi mai riuscirebbe a popolare la terra,
capita, in fondo, di rado.
Chi non conosce l'amore felice
dica pure che in nessun luogo esiste l'amore felice.

Con tale fede gli sarà più lieve vivere e morire.


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