sabato 8 settembre 2012

79 vite

79 vite.
79 sogni.
79 speranze.
Morti.
79 uomini, donne, bambini. Senza nome. Dispersi. Questa e' la tragedia nella tragedia. Sono anonimi, sono " i dispersi", sono le vittime. La morte viene così  spersonalizzata e i morti muoiono due volte.
La paura più grande e' che ci si abitui a tutto questo, che queste tragedie diventino solo burocrazia, solo materia per dispute politiche, territoriali, di leggi sull'immigrazione. E il fatto che non si conoscano i nomi delle vittime aiuta tutto questo, i morti diventano numeri, cifre.
Non deve accadere, ma forse e' già accaduto. Gli uomini non devono morire due volte. Una basta. 

http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=169080

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